Testata

Non è russo !




Titolo dell'arresto di Norbert Feher in Spagna, sul sito Quotidiano.net, il 15 dicembre 2017.


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Abbozzo una storia di fantasia, che – come vedrete già leggendo le prime righe – non è del tutto inventata, anzi ricalca la Realtà.


Immaginate che la vicenda si svolga negli Usa.

Santiago Garcia – ho assemblato un nome e un cognome tra i più popolari nella comunità ispanica [ 1 , 2 ] – è un immigrato latino-americano illegale, che campa di espedienti criminali.
Piccoli furti, piccole rapine, furti e rapine più grosse agite assieme a una banda di criminali ispanofoni con i quali ha legato, detenzione illegale di vari tipi di armi ... altro.
Per darsi delle arie e guadagnare rispetto, mette in giro la voce di essere italiano e mafioso, e di chiamarsi Mario Rossi. Con questo nome, diventa noto nell'ambiente criminale tanto quanto in quello investigativo, dove viene indicato come Mario l'italiano.
Viene arrestato, ma per qualche motivo riesce a farla franca e ad uscire di galera.
Una volta fuori, ricomincia a delinquere secondo le sue abitudini ... solo che stavolta, durante la rapina ad un bar, l'esercente reagisce e il messicano lo accoppa.
Scatta la caccia all'uomo su larga scala.
Si riesce a definire l'identità del delinquente : trattasi effettivamente e senza alcun dubbio di tale “Santiago Garcia”, cittadino messicano immigrato illegalmente negli Usa. Ma le autorità e i mass-media continuano a usare l'alias Mario l'italiano.
Il New York Times, il Washington Post, la CNN e gli altri quotidiani e network televisivi d'Oltreoceano titolano :

“Mario l'italiano è l'assassino del barista”
“Mario l'italiano in fuga”
“Mario l'italiano ha ucciso ancora !”

{ eccetera }.

E i media occidentali imitano quelli dello Zio Sam, nonostante che l'identità e la nazionalità del delinquente siano note da settimane.

Come giudichereste la scelta editoriale operata a carta carbone dai mass-media, se non come scorretta ed infamante gli “italiani” d'Oltreoceano e di tutto il mondo ?
Chi di voi si ritiene “italiano” non si sentirebbe offeso in prima persona ?


2

Eppure, nel Belpaese è successo altrettanto, e nessuno sembra trovare il minimo motivo per indignarsi.
E' da aprile, che autorità e mass-media conoscono il vero nome dell'assassino di Budrio : trattasi di Norbert Feher, cittadino della Serbia ed originario della Vojvodina ( regione settentrionale della Serbia, caratterizzata da una forte minoranza ungherese ed altre ), che per dissimulare la propria identità e darsi un tono dichiarò di essere russo, di avere militato nell'Esercito della Federazione Russa, e di chiamarsi “Igor Vaclavich” [ 3 ].

E per i mass-media – non solo quelli italiani – dopo 8 mesi Norbert Feher continua ad essere cocciutamente Igor il russo.
Siccome lo Zio Sam ordina di tirare merda sulla Russia, i “giornalisti” “italiani” eseguono gli ordini senza porsi alcun problema di ordine deontologico e morale.
I collaborazionisti sì-global, sempre solerti nell'indignarsi e nell'alzare la voce se un titolo torce un capello a una “risorsa” sbarcata – per dire – dal Burkina Faso, stavolta non hanno ravveduto alcuna scorrettezza, alcuna discriminazione razzista.
























Titoli dell'arresto di Norbert Feher in Spagna, tratti da diversi siti on-line, dicembre 2017.

Gli imbrattacarte continuano ad insultare i russi e la Russia, tutti i giorni per mesi e dopo mesi dalla corretta identificazione del soggetto. Perché nella testolina dell'omarello della strada si rafforzi l'idea del russo perfido e pericoloso.
Che si rafforzi la russofobia [ 4 , 5 ].

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4 commenti:

  1. Giusta osservazione, ottimo post!

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    1. Ti ringrazio per la lettura e l'apprezzamento, Sara.

      ===

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  2. Igor il serbo suona male e non aiuta l'identificazione da parte della classe medio bassa dei consumatori compulsivi di gossip.. ;)

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    1. “Igor il serbo” sarebbe comunque errato, essendo un mix di nome inventato e nazionalità vera.

      Il Popolo bovino, oltre la mulattiera già percorsa da tanti altri bovini e secondo la volontà del Padrone, non sa proprio andare.
      Ripeto che la parificazione di un uomo SEDICENTE “russo” a “criminale”, “assassino”, viene eseguita e sostenuta oltre l'evidenza anagrafica nota con evidente finalità geo-politica, nel solco di una russofobia pluri-secolare.

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