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Coefficiente di Gini





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Il Coefficiente di Gini [ 1 ] ( detto anche Indice Gini ... in inglese [ Gini index ] ) è una misura della dispersione statistica, spesso usato come indice per la valutazione analitica della diseguaglianza nella distribuzione del reddito e della ricchezza di un'area amministrativa.

E' stato postulato dallo statistico, economista e sociologo italiano Corrado Gini [ 3 ] e pubblicato nel 1912.
0 indica la perfetta eguaglianza distributiva, 100 la massima diseguaglianza.

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Leggendo le tabelle e le cartine di alcuni organismi mondiali [ 4 , 5 ] si hanno delle belle sorprese.
Ad esempio ( vedi cartina geografica qua sopra ) la Federazione Russa guidata da V. V. Putin [ 6 ] che la vulgata della Sinistra italiana vorrebbe in mano a 4 oligarchi dall'appetito pantagruelico che vivono in case di oro massiccio bene riscaldate mentre il Popolo sta all'addiaccio alla fame e al freddo, ha un Gini peggiore di quello medio UE, ma sta messa meglio degli stessi Usa, della Cina, del Messico, del Brasile ...

Ed ha un'economia che complessivamente cresce del 6 - 8 % all'anno ( al contrario della stasi UE che non è drammatica in sé - è generata soprattutto dalla saturazione dei bisogni fondamentali di gran parte dei cittadini - quanto il torpore mentale indotto dalla sazietà ).

In testa alla classifica [ 3 ] ci sono Lesotho ( 1° ), Sud Africa ( 2° ), Botswana ( 3° ), Namibia ( 6° ) ... ovvero il sistema economico del Sud Africa liberato da Nelson Mandela e Paesi satelliti. 
Con un'economia a picco dopo la fuga in Svizzera e negli Usa delle multinazionali che facevano il PIL ( in inglese [ GDP ] ), una classe amministrativa di kapò neri che ha sostituito quella bianca e strozzinano la massa dei loro consanguinei ... che impongono il Potere con poliziotti neri che sparano sui minatori consangunei ... e un'aspettativa di vita media di 51,2 anni [ 8 ] che per lo strato maggioritario della popolazione povera scende sotto i 50 anni.
Le condizioni materiali della grande maggioranza dei sudafricani - che continua a vivere nelle baraccopoli ma non ne troverete le foto su “la Repubblica” [ 9 , 10 ] - sono oggi peggiori che ai tempi dell'apartheid ( come ricordato anche da Naomi Klein in “Shock economy” ).




Il Premio Nobel Barack Obama assieme al Primo Ministro britannico David Cameron e a quello danese Helle Thorning Schmidt, mentre fanno selfie al Memorial Nelson Mandela nello scorso dicembre [ 11 ] : non gliene frega un cazzo.

Come già stigmatizzato nel mio precedente post sul marketing virale “Mangia la banana” [ 12 ] nel Brasile della rossa Dilma Roussef [ 13 ] la sperequazione è molto alta, e i rincari dei servizi artati per sostenere il baraccone dei mondiali di calcio hanno scatenato numerose rivolte popolari.


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E gli Usa ?
Diamo un'occhiata agli effetti della Reaganomics di Ronald Reagan e del successore Geroge Bush padre su questo grande Paese di inarrestabili consumatori consumisti :





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4 commenti:

  1. Possiamo sintetizzare: 'Russo si, rosso no'?!

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  2. Molto interessante questa pagina, Marco!

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  3. Non pochi scienziati assumono che il peggioramento nella distribuzione delle risorse (equità) sarà una delle cause principali di forte declino di non poche società, in primis degli USA.

    In qualche modo l'Indice Gini diventa un indice di probabilità di grave crisi futura.

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  4. Possiamo sintetizzare: 'Russo si, rosso no'?!

    Sì ...
    ma l'essere umano ( in breve homo come ama scrivere l'amico UUIC ), nei secoli sembra non imparare nulla dalle esperienze passate.
    Arriva alla consapevolezza solo quando si trova al fondo della bottiglia ...
    al fondo rosso intendo. Che è un gesto stanco e rancoroso : tutti uguali, mangiamo tutti la stessa merda.
    E questo, nonostante un flusso informativo mai visto nella Storia, grazie alla Civiltà dell'Informazione ( '900 → oggi ).

    @ UUIC : sì ...
    gli Usa sembrano scoppiare, anche se mi piacerebbe constatare segni di presa consapevolezza della situazione insostenibile. Disperatamente introitano 2,5 - 3,0 M di pezze-al-culo ogni anno ( soprattutto dal Messico, che al contrario degli Usa sta migliorando il Gini proprio liberandosi dei propri pezzenti che non riesce a soddisfare ), nel tentativo di tenere a un livello alto la produzione di beni e servizi essenziali e inessenziali.
    E l'UE ha copiato lo schema auto-distruttivo, introducendo le maledette quote d'immigrazione.

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