Testata

Avete rotto il cazzo




Premessa

Prendo l'occasione del solito "buon post" del Russo per pubblicare due appunti sul calcio - malato - italiano e i cosiddetti "tifosi".
Quanto segue è una riflessione da birra e di fondo sull'attenzione elefantiaca - ovvero mostruosamente cresciuta - che "il pallone" per antonomasia c'ha in questo paese pieno di tanti problemi gravi ed urgenti, riguarda i meccanismi mass-mediologici e i devastati nella testa che devastano a loro volta quello che gli capita a tiro.
E' mio auspicio che più spesso i ragazzi escano dalle curve per fare qualcosa di buono, come l'incontro per parlare di amianto ch'è stato seguito dall'amico blogger.

Lacrime napoletane e balle spaziali

Sui
vetero-media tiene banco il cosiddetto "divieto di trasferta" emanato da Roberto Maroni per tutti i tifosi napoletani, dopo gli sfasci compiuti da un'orda arrivata a Roma per l'incontro di calcio allo Stadio Olimpico.
Ora, vorrei fare qui due considerazioni semplici-semplici :
1) posto in questi termini, il divieto è un'emerita cazzata perchè nessuno può impedire ad un cittadino residente nel napoletano (o in altra area di questo paese) che non ha vincoli di movimento decretati dal tribunale per specifici reati commessi, di acquistare un biglietto del treno od altro trasporto pubblico per giungere in un'altra città d'italia in cui il Napoli Calcio (od altra squadra) giochi una partita.
E' contro i diritti del cittadino e la stessa Costituzione.
Ovviamente, le cose non stanno così.
2) la verità che nemmeno Repubblica scrive chiaramente, è che salteranno gli automatismi di prenotazione dei biglietti scontati per interi gruppi di tifosi e quindi - di conseguenza - anche la disponibilità di treni e/o bus "speciali" totalmente gratuiti o fortemente scontati da distruggere a piacimento.
Chi pagherà i danni del vandalismo ?
Se io voglio passare il week-end in una città d'arte devo pagare il biglietto per intero, ed invece intere mandrie di calciofili c'hanno lo sconto ... non mi pare congruo.
Anzi sì, perchè stiamo parlando dell'italia ... ragazzi, facciamo un "piccolo"
rewind ...

Anni '70

Il belpaesotto vive un '77 più movimentato che in altre democrazie occidentali : gli intellettuali autoctoni producono idee rivoluzionarie nel campo delle arti ed in quello della politica, che entrano in conflitto duro e talvolta letale col "vecchio".
Le testine del Sistema capiscono che il "giocattolo" può seriamente sfuggirgli di mano, ed allora ne inventano una nuova ... anzi, vecchia di millenni : panem et circenses ...

Inizio anni '80 : l'inizio della "fine"

La nazionale di calcio "ruba" clamorosamente il mondiale di Spagna 1982 : la combine per il pareggio col Camerun sputtanata da Oliviero Beha e le barbarie compiute dalla rozza difesa azzurra ai danni dei sopraffini e superiori attacchi argentini e brasiliani (ricordo un "gamba tesa" di Gaetano Scirea - sempre citato come esempio di massima sportività - su Maradona che sarebbe stato da espulsione in qualunque campionato + condanna in tribunale per aggressione, ma non venne nemmeno ammonito) spingono gli undici italiani a battere una vetusta Polonia in semifinale e una Germania stracotta da una semifinale da antologia con la Francia, nell'ultima partita del torneo.

E' il delirio

I presidenti dei club di calcio della serie A - tutti industriali con forti interessi radicati nell'economia nazionale, toh - iniziano a comprare i migliori giocatori del mondo, complice una normativa federale sempre più larga sul numero degli stranieri in campo ... arrivano così due o tre nazionali brasiliane, Michel Platini, carrettate di teutonici e nordici assortiti, fino a Diego Armando Maradona ed oltre.
I vetero-media pompano ogni contrattura del mignolo di una quinta o sesta riserva come se fosse un caso di importanza nazionale : gli italiani finiscono davvero col credere che dal dolorino pedestre di un brocco dipendano le auree sorti della Patria ... (poi vi meravigliate dei discorsoni di La Russa l'8 di settembre).
La strategia è chiara : spostare le masse incazzate dalle piazze agli stadi, e l'attenzione dai problemi reali al rigore dato o non-dato.
L'operazione riesce alla grande : gli ultrà si suddividono in destrorsi e sinistrorsi, e cominciano a bussarsi, e a sfasciare un po' a casaccio.

Morale della "favola"

Le curve sono cazzate, il calcio è una cazzata, pertanto gli ultrà sono una specie protetta ogni domenica : se gli autonomi sfasciano vetrine e auto in corso Buenos Aires a Milano, vengono arrestati e condannati con 4 anni di reclusione a testa ... ogni domenica c'è lo scempio urbano perpetuato da chi scarica bestialmente le proprie frustrazioni sulle infrastrutture ed i corpi delle città italiane, e mai nessuno che paghi.
Carni spinte dentro gli stadi, per concentrare l'avvilimento quotidiano e dargli la miccia di un fallo non fischiato, di una segnatura fortunosa.
Lasciate perdere gli stadi, tornate - anche solo per farci una passeggiata - nelle piazze, che oggi sono deserte 24h per 7 giorni settimanali ... anzi no, ci stanno i presidi degli umarélls con le mani giunte dietro la schiena.

In ultimo

Curve chiuse al San Paolo di Napoli, ovvero : invece di sbattere in galera un branco di deficienti, si penalizzano migliaia di tifosi ... d'altronde, anche questo governo sta per fare il suo bell'indulto ... perchè ingabbiare i delinquenti, se poi tra "cinque minuti" escono ?
La replica del presidente del Napoli calcio - Aurelio de Laurentiis - è un classico : la minaccia di andarsene via - parole già sentite ad ogni latitudine in decine di sceneggiate tutte uguali - cioè di lasciare la città senza il suo magnate e - dramma nel dramma - senza il calcio di serie A.
Che - in italietta - equivale alla minaccia di un Bin Laden qualsiasi di radere al suolo la metropoli partenopea : perchè vivere senza calcio non si può, ed avere il calcio di serie B o peggio equivale ad una vergogna tremenda per la cittadinanza.
Siamo un popolo sudamericano del cazzo.
Comunque, ribadisco che la migliore psicoterapia di massa per questa nazione sarebbe lo stare tutti fuori dagli stadi di calcio : guardarsi un film, andare a figa, dedicarsi a lavori manuali, fare una zingarata ... sono davvero tante, le cose belle da fare nella vita.

Links

Ultrà del Napoli padroni del treno . Ferrovie : danni per 500.000 euro = articolo in Repubblica.it

Prefe = E chi li ferma ? Io no ...

il Russo = Ultras contro l'amianto, com'è andata a finire ?

6 commenti:

  1. Concordo con te sul 90% di quello che dici, storicamente però (mi sono fatto una sufficiente cultura in merito) l'hai messa un pò giù riduttiva, ci sarebbe da parlarne ma risulterei noioso e passerei per avvocato difensore del movimento Ultrà, cosa che non voglio ASSOLUTAMENTE fare.
    Tornerò dalle mie parti a chiacchierarne quando avrò un pò più di tempo e materiale sotto mano, per il momento mi accodo a molte tue conclusioni.

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  2. E io leggerò il tuo post, e lo linkerò.
    Ma voglio essere pratico già fin d'ora, e ti chiedo : quali idee ha prodotto il "movimento ultrà" in poco più di 30 anni di vita "ufficiale" ?

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  3. Ciao!
    Bel blog, che ne dici di fare scambio di link?
    Fammi sapere sul mio, un saluto!
    Mr.Tambourine.

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  4. Hey Mr. T., in questo momento c'ho pochissimo tempo per seguire i blog degli amici già "affiliati" ... cmq ci darò un'occhiata appena potrò.

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