Testata

Pare che ...



Picio censurato !

Io non ci volevo credere.
Avevo da poco impaginato un post della Lupa su "strane" sparizioni di blog per adulti nella blogosfera splinderiana che, girando alcune mail tra gli amici e i collaboratori del pub, Pv64 mi rispondeva che sì, qualcuno ha avuto il coraggio di censurare uno dei suoi personaggi più popolari : il Picio (per farla breve il sesso maschile ed è piuttosto evidente).
E' stato l'immacolato database Photobucket.com a compiere l'"evirazione" : alla mancanza di umorismo non c'è limite.
E l'azione scomposta ma inesorabile del "sistema" tende a rimambire internet : a produrre cioè siti e blog buoni per tutti, dai neonati ai vecchi di 90 anni, dalla destra alla sinistra, etc. (come ho scritto nella spalla).
Una pappa omogeneizzata.
Se volete mostrare solidarietà al vignettista Pv64, replicate questa "indecente" vignetta nel vostro blog : stiamo a vedere chi lancerà la prossima
fatwa ...

Link

Lupa = Pare che ...

Tra egoismo e rispetto



Una conversazione al "pub"


L'amica psicologa e una riflessione personale della Lupa, con il consueto stile semplice e che diritto arriva al punto ma senza pretese cattedratiche e/o divulgative.
Stile classico del nostro pub (magari con qualche intersecazione da parte mia e d'altri autori) : sono solo chiacchiere.


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Lupa = Strizzacervelli

Il ritorno del Grande Centro



Queste elezioni fanno schifo (1)

Ho inserito in "copertina" un manifesto elettorale del 1963, per sottolineare quello ch'è un masochistico vizietto italiano, ovvero il votare il meno peggio se non addirittura "contro", secondo gli schemini retorici già pronti all'uso che sono forniti gentilmente da quelle associazioni non proprio sane che sono i partiti ai propri presunti elettori (ragionare con la propria testa, è pur sempre fatica) : in questa pessima campagna elettorale, mentre il Pd - che per affermazione del suo leader Walter Veltroni alla stampa spagnola, "non è un partito di sinistra" - e i partiti alla sua sinistra invitano a votare per evitare il ritorno di Berlusconi al governo, lo psiconano di Arcore aizza i suoi addirittura contro i "comunisti" (facendoli resuscitare).
Fanno tutti pena, anzi no, a fare pena sono gli italiani che si bevono ancòra questa zuppa rancida e ammuffita, inibiti a discuterne liberamente, come scrive Miro nel post e da BrianOvo in un'altra pagina di questo sito.
O se volete - detta da Maso Vox in altri termini - chi va a votare non deve avere la coscienza a posto.

Links

Miro = "Il grande Centro, le tertulias e la vita (degli altri ?)"

BrianOvo = "Il ciambellano va all'election day"

A tutti i censori ...


(adesso vogliono Vauro)

"A tutti i censori di ogni tipo, faccia, razza e colore, un'unica risposta : baciateci il culo."

Inizia così un bel post dell'amico Furio Detti in "Anarca" sull'argomento della censura, spinto dalla denuncia che Fiamma Nirenstein ha sporto contro il disegnatore de "il Manifesto" Vauro Senesi, conosciuto semplicemente come "Vauro".
La vignetta è pertinente l'attività politica della giornalista e parlamentare - incluse le amicizie e i sodalizi elettorali con la destra dura e "nostalgica" - e il mostro scelto per raffigurarla più che la creatura del dott. Frankenstein mi fa pensare al classico golem della mitologia ebraica : trattasi sempre di un essere rianimato dalla materia inerte e senza memoria della vita passata.
Hanno già cassato Luttazzi e adesso attaccano Vauro ... e poi ? Questo paese in conclamata ipossigenazione cerebrale ha un bisogno patetico di idee, e che si fa ? Si vuole mettere a tacere le "teste libere".
Questo lo scrivo indipendentemente dal mio gradimento o meno della vignetta (Vauro ha fatto di meglio) in quanto difendo sempre e comunque la libertà d'espressione e condivido ogni riga e punteggiatura di Furio, per cui è inutile che aggiunga qualcosa e vi mando direttamente là.

Link

"ieri censura islamica / oggi censura sionista" = post di Furio Detti in "Anarca"

Maso Vox dixit

"Io credo che per votare non si debba avere la coscienza a posto" (Maso Vox sul blog di Mello).

E io sono pienamente d'accordo.

Link

Danilo "Maso" Masotti = sito ufficiale

Gabriella Giandelli da "Trame"



Si guarda a gratis

Ci sono ancòra sette giorni per potere godere delle tavole originali di Gabriella Giandelli per un libro indirizzato ai bambini - ma sono favole "strane" e non proprio rassicuranti, buone anche per gli adulti - presso la libreria Trame in via Goito 3/c (laterale di via Indipendenza non lontana da Piazza Maggiore) a Bologna : a lei sono grato per le sensazioni ricevute da tavole e parole dei racconti onirici, stralunati e un po' claustrofobici di "Interiorae" (
mio "cult" personale) che mi rimandano al Lorenzo Mattotti "a colori".
Potrete constatare la notevole precisione del tratto nero - a china ? - e le delicate sfumature dei colori a pastello sugli originali, che sono fedeli e in rapporto dimensionale quasi 1 : 1 con il prodotto editoriale finito, con bella prova di polso e sicurezza esecutiva.

Links

Gabriella Giandelli = sito personale

Libreria Trame = sito/blog delle libraie

Ma quanto sei figa ?



Un mito italiano

Daria Bignardi m'è sempre piaciuta, in tutti i sensi : le sue trasmissioni sono sempre state sopra la media della bassa e furbesca intellighenzja televisiva ... per Lei ho addirittura
guardato la prima edizione del Grande Fratello.
Per Lei potrei anche tornare a spacchettare il televisore ... il suo lavoro è ben esposto sul web, sia negli spazi sul sito della rete nota come "liberal" e "progressista" - mah - che in Youtube, ma soprattutto è una blogger che aggiorna con frequenza almeno settimanale il suo diario personale.
Io non so come facciano gli intervistati a non strippare di fronte alla Signora e a concentrarsi sulle domande : tutti rigorosamente
gay ?
Comunque, la strepitosa ferrarese s'è fatta baciare - dopo numerose e plateali pomiciate - dalla lolita di "Non è la Rai" (e simili) Ambra Angiolini, ch'è diventata nel frattempo un'icona-gay : vedendolo più volte alla moviola, non posso non pensare a cosa accadrebbe se quelle due si trovassero da sole in una camera d'albergo (o forse è già accaduto ... mica sono un gossiparo).

Bignardi-Angiolini vs Panicucci-Barale : chi vince ?

(non si discute : Daria è mitica).

Links

Daria Bignardi = scheda in wikipedia

Barbablog = blog personale in Style.it

Le invasioni barbariche = i video nel sito de La7

"Ambra bacia in bocca Daria Bignardi" = in Queerblog.it

Io sono qui (e invece no)



Solo consonanze fonetiche, ormai

E' uscita la nuova versione del software di orientamento elettorale "Voi siete qui", e ho risposto subito alle 25 domande : il risultato è qui sopra, ma è intrinsecamente incongruente in quanto il Partito Socialista (cui m'avvicino maggiormente) ha come prossimo vicino di casa il Pd (che mi è quasi equidistante alle destre e questa è un'indicazione congrua, leggendo questo blog l'avete capito) mentre la lista civica "Per il Bene comune" (Pbc) è vicinissima a Sinistra Arcobaleno e Partito Comunista dei Lavoratori.
Terza piazza per l'Idv che - oltre le chiacchiere e le solite "buone intenzioni"non mi fa impazzire : è chiaro che gli algoritmi sono tarati sulle dichiarazioni elettorali dei partiti, e quindi in partenza anche questo gioco è involontariamente "taroccato" (un po' come scommettere sulle partite della Juve ai tempi della triade malavitosa Moggi-Giraudo-Bettega) però è divertente e qualche responso lo dà, anche quest'anno ci sono cascato.
Nel 2006 m'ero avvicinato alla Rosa nel Pugno (che votai) soggetto purtroppo frettolosamente estinto per confluire nel minestrone insipido piddino.
Quest'anno non voterò : rifiuterò la scheda (è un mio diritto).

Links

Voi siete qui - elezioni 2008 = test di orientamento elettorale

"Fate vincere il non-voto !" = post di Gianfranco in Beppe Grillo Meetup

Ditelo a Mazzetta ...



Russia primo paese europeo dell'auto e laboratorio sindacale

L'ultima pagina de "il Manifesto" del 20 marzo è stata dedicata alla Russia e all'industria che rinasce e torna grande grazie alle avvedute politiche putiniane.
Sottolineo : "San Pietroburgo sta diventando rapidamente una vera capitale dell'auto, anche se manca ancòra di una adeguata base culturale - fatta di centri di ricerca, laboratori ingegneristici, studi di design - come fu all'inizio per Detroit o Torino. Nella
Venezia del Nord negli ultimi anni hanno aperto o stanno aprendo stabilimenti di montaggio la Ford, la Toyota, la Hyundai, la Suzuki, la General Motors, la Nissan [ ... ]".
E ancòra : "Alla Ford di San Pietroburgo un gruppo di giovani operai guidati da Aleksej Etmanov ha inventato un sindacato, fatto scioperi durissimi, ottenuto vittorie importanti. E adesso, verso un sindacato nazionale ?".
Segue l'articolo con intervista al giovane operaio, di Astrit Dakli.

Ditelo a Mazzetta ...

Trattasi del primo caso di sindacato libero dalla Rivoluzione del '17, dopo la quale le associazioni degli operai vennero embeddate da Lenin nel sistema socialista e quindi sterilizzate delle proprie sane funzioni di contrasto al potere padronale (seppure travestito nei grassi funzionari di partito) e di lotta dura.
Più o meno quello ch'è avvenuto in italia nel dopoguerra : l'abbandono della lotta da parte dei compagni del P.c.i. e l'ossimoro della partecipazione attiva alla politica democratica (a partire dalla partecipazione alla costituente : questa è una repubblica nata schizofrenica e strabica), la saldatura dei sindacati ai propri "padrini" politici democristiani, socialisti e comunisti.
Bisogna "aggiornare" il valido blogger Mazzetta : già attivo in Indymedia Italia e che oggi cura il proprio osservatorio personale (piuttosto efficiente) ma che è pregiudizialmente ostile a Vladimir Putin.
In generale e pur condividendo molte delle linee del movimento no-global, non posso che considerare pensieroso l'attrito di un certo "etereo" idealismo fondato sul celebre "tutti gli uomini sono uguali" (asserzione materialmente falsa) ch'è ben poco interlacciato con questo mondo terreno sul quale tutti davvero poggiamo i piedi : "attrito" che graffia la sensibilità di parti ben più larghe della società e che sta producendo una reazione conservatorista. La "rivoluzione"
oggi la si fa con l'autocritica minimalista perchè oggi gli ideali massimalisti non possono essere congruamente dimensionati e ragionati dalle masse. L'unica prospettiva plausibile è quindi il rigetto.
Magari mi toccherà organizzare una vacanza nella vecchia capitale per due ...

La foto di copertina

Che cazzo c'entra ?
Quasi niente : cercando "Ford" con Google Immagini ho trovato questo personaggio di nome Walton Ford in un articolo da leggere in "Men's Vogue" on-line.
Pittore amerikano che elabora un'improbabile ma ben riuscita sintesi tra iperrealismo e naif.
(se aveve tempo e noia da tirare calci al proverbiale cane nell'aia - poveraccio - tiratemi fuori il doppio senso dell'aquila come animale araldico dell'Impero Russo e simbolo del potere yankee ...).

Links

"Ce la possiamo fare ..." = blog di Mazzetta

"Il metalmeccanico multinazionale nella città di Putin" = intervista di Astrit Dakli ne "il Manifesto"

Walton Ford = scheda in "art : 21"

Uova sode (con olio e sale)



Pensiero ateo

Ecco quello che mi viene in mente quando penso alla pasqua : uova sode, con un filo d'olio di oliva e una spruzzata di sale.
La foto m'è stata recapitata dall'amica e collaboratrice Irene Leo, che ha inaugurato un nuovo ed unico blog personale, usando la base Wordpress (del team italiano fa parte il Capitano Uncino, ora linkato nella spalla).

Links

"Irene Leo's details" = blog di Irene

Irene = pagine-autore

Quell'uomo marginale



Dangerous and dargerous

Henry Darger era un ometto trascurato da tutti, che nessuno notò durante la sua vita trascorsa a Chicago come custode. Nessuno sapeva della sua unica e intima passione che coltivava nello sporco monolocale che i suoi datori di lavoro gli avevano dato in uso : scrivere e illustrare le 15.000 pagine del poema The story of the Vivian girls, in What is known as the Realms of the Unreal, of the Glandeco-Angelinnian War Storm, Caused by the Child Slave Rebellion.
Miro ha scritto una pagina sull'artista amerikano, con riflessioni sull'arte ed in particolare l'"outsider art", il prodotto degli artisti marginali, talvolta malati ma - come nel caso di Darger - forse l'unico esempio di "artisti veri", che se ne fregano cioè della fama e della critica (nonchè del denaro, quindi) per vivere nel modo più puro la propria ispirazione.
Di gente così ne abbiamo anche a Bologna, come ci illustra il videomaker e blogger walterino ribattezzato dal sottoscritto Walternight per l'indiscussa e sudata fama notturna di qualche anno fa ...

Link

Miro = Dangerous & dargerous

Server crackato




Oggi il sito www.dellesirene.com è stato forzato (come gli altri alloggiati sullo stesso server) da un cracker che ha inserito come home-page quest'immagine di un bimbo ucciso da un razzo israeliano.
Ogni tanto un lampo di verità.

L'Orco




La vera indecenza

Su “il Manifesto” un Daniele Luttazzi in forma commenta la truce campagna elettorale del neo-papalino Giuliano Ferrara per la sua listarella anti-abortista “Aborto ? No grazie” in offesa alla legge 194 dopo i macelli berlusconiani sulla fecondazione assistita che il centro-sinistra non ha riparato ( ma c'è qualche giudice provvisto di coscienza ) ripartendo dal disonesto sostegno alla guerra in Iraq ( argomento della vignetta satirica per la quale fu cacciato dalla progressista e
politically correct - ? - rete televisiva La7 ) per ripercorrere le tappe della delirante retorica prezzolata del noto cicciopotamo.
Finendo con un preziosismo d'ignoranza : con tono grave (e ridicolo) il pingue giornalista avrebbe usato come immagine ad effetto la dizione “Abort macht frei” così come all'ingresso del campo di concentramento di Auschwitz c'era scritto “Arbeit macht frei” ( il lavoro rende liberi ).
Parafrasando.
Ma - sottolinea Luttazzi la gaffe - bisogna precisare :

[ ... ] aborto in tedesco si dice abtreibung. “Abort macht frei” significa “La latrina rende liberi”.
Ritrovo il giornalista dove l'avevo lasciato.

( leggi l'intero articolo ).

Sullo stesso quotidiano, qualche settimana fa un suo prof. di liceo ricordava che negli anni caldi tra 60 e 70, mentre i maoisti della sua classe erano studenti modello e irreprensibili, Giuliano Ferrara e gli altri della F.i.g.c. facevano un discreto casino e approfittavano di ogni occasione per proclamare l'assemblea d'istituto. In particolare il già cicciopotamo si faceva notare per beccarsi di continuo con un compagno di classe ch'era di estrema destra : un lancio continuo di slogan e insulti, disturbando le lezioni con tanta stupidità.
Del Giuliano Ferrara degli esordi Fininvest mi piaceva la spegiudicatezza comunicativa che esondava i limiti propri di quel buon gusto borghese per la quale Luttazzi è stato invece crocefisso, unita ad una retorica sempre chiara nella direzione scelta dal giornalista ( una qualità spesso rara nella fauna italiana ).
Ma da quando ha appoggiato l'intervento occidentale in Iraq portando a sostegno le fantomatiche armi di distruzione di massa negli arsenali di Saddam Hussein, dagli schermi di “Otto e mezzo” su La7, io semplicemente lo disprezzo.
Cerco di evitarlo, ma non posso omettere di commentare la sua strabordante e rancida trippa retorica.
Ed invece è un piacere ritrovare il ferino romagnolo sulle pagine del quotidiano cui sono affezionato : quella forma d'ipocrisia esposta con stretta retorica piuttosto anglosassone ( implicitamente ironica ma fredda ) e detta politically correct nuoce gravemente alla dignità umana e alla democrazia sociale, ben vengano le penne libere di ogni regione umana.


10 - 05 - 2012

A proposito : nello scorso marzo, Daniele Luttazzi ha vinto la causa milionaria contro La7 che strumentalizzò la vicenda per interrompere la trasmissione Decameron ed il rapporto di lavoro con il romagnolo.
Ha dato la notizia sul blog riaperto giusto per l'occasione ( e non ci ha postato altro ) nel giorno 12 : è stato ribadito il diritto costituzionale all'espressione del libero pensiero e alla satira.

Links

il Mastino = Hanno messo il preservativo catodico a Luttazzi ( pagina disattivata )

L'Orco = fondo di Daniele Luttazzi ne “il Manifesto”


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Quasi profetico



Chiusura in gloria al Flaminio


Infatti avevo scritto : "adesso bisogna evitare il cucchiaio di legno o almeno l'imbiancatura (nella scheda wikipedia il whitewash è erroneamente tradotto con "intonaco") battendo sabato prossimo a Roma una Scozia reduce dalla vittoria-sorpresa sull'Inghilterra : una meta decisiva di Canale sarebbe la migliore chiusura del torneo".
Ed infatti una meta di Gonzalo Canale ha evitato l'"imbiancatura" agli azzurri (ma non il "cucchiaio di legno", erano necessari 5 punti di scarto) che con il drop in azione di Andrea Marcato al 79° hanno vinto l'incontro 23 - 20.
Partenza di forza con una meta tecnica per manifesta superiorità della nostra mischia, poi lo sbandamento mentale collettivo e il sorpasso scozzese con una meta "indecente" oltre il tempo regolamentare, realizzata dal bravo Mike Blair (nella foto di copertina) il più attivo dei suoi e vera spina nel fianco della difesa azzurra, grazie a una clamorosa "dormita" dei nostri.
Nel secondo tempo invece la testa c'era, e la partita è stata controllata fino al guizzo "alla Wilkinson" del nostro primo calciatore (pure lui disperso nella prima metà) che ha chiuso un buon 6 Nazioni.
Anche gli azzurrini "Under 20" hanno battuto i pari-età della Scozia.
Impressionante lo spettacolo del "Flaminio" tutto in azzurro e gremito in ogni ordine di posti : il movimento ha nuovo carburante per andare avanti e fare ancòra meglio il prossimo anno.

Aspettando il football americano

Sabato 5 aprile alle 21 ci sarà l'esordio casalingo (alla "Lunetta Gamberini" di via degli Orti) dei Warriors nel campionato Nfli contro i Bengals Brescia : quest'anno ci sono non poche novità nella palla ovale più piccola e con le punte, ne scriverò in seguito.

Links

"Sei Nazioni, l'Italia vince col cuore" - diretta in Corrieredellosport.it

Gonzalo Canale - sito ufficiale

Sporting-heroes.net = database fotografico sportivo

Senza connessione



La democrazia è in movimento lento ?


Tutti i quotidiani hanno riportato la notizia del provvedimento del "principe" Raul Castro (il 13 marzo) in merito alla libera vendita di computer, videoregistratori e altri prodotti elettrici sull'isola cubana : non si tratta di un passo avanti sostanziale, perchè tali generi erano già acquistabili al mercato nero o pagando una sovratassa. I prezzi rimangono proibitivi per la stragrande maggioranza dei cubani, ad eccezione di jineteras, turisti, papponi e nomenklatura del regime (come sempre).
Quindi è un piccolo passo formale - che comunque nei regimi comunisti ha sempre il valore di un "segnale" - accolto con eccessivo tripudio da parte della stampa italiana, da sempre filo-castrista.
La realtà persistente è l'assenza della libertà di parola - Cuba è sempre all'ultimo posto mondiale di tale graduatoria - giustificata dal pericolo di infiltrazioni nella politica e nella vita sociale di uomini degli amerikani (come dire che "è meglio mangiare la nostra merda piuttosto che quella degli altri", bel ragionamento ma non penso che il popolo apprezzi molto) e il controllo pesante della comunicazione via-internet da parte della censura fascistoide di Bananas. Nel frattempo, chi può defeziona (gli sportivi in trasferta estera).
Francamente, non vedo l'ora che la democrazia - cioè internet - arrivi nella isla, per comunicare e avere informazioni direttamente da fonti genuine del luogo e non dai soliti Gianni Minà e Gennaro Carotenuto che - con coerenza e stile "cubani" - espone la testata "Giornalismo partecipativo" nella home-page ma non accetta i commenti sul proprio blog (è meglio diffidare di certa gente).
Staremo a vedere come e se cambierà la sonnolenta salsa ad uso degli stranieri e dei burocrati ...

Esistono sconfitte dignitose

Il Che giocava a rugby e - probabilmente - Fidel no. E se lo praticava, non aveva capito molto dello spirito del gioco.
Osservavo ieri con ammirazione il finale della seconda partita del 6 Nazioni : Inghilterra e Irlanda se la sono giocata fino all'ultimo minuto nonostante la vittoria netta degli anglosassoni, e al fischio finale nessuno dei tecnici irlandesi s'è sognato di chiedere di giocare ad oltranza, fino al raggiungimento del vantaggio e noncurante dello sfinimento dei suoi giocatori (dopo più di 80 minuti di battaglia agonistica).
La Rivoluzione cubana andava fatta - come quella bolscevica - per sperimentare un assetto sociale più giusto del capitalismo autoritario e corrotto di Batista : il popolo che combattè quelle battaglie ha la mia totale ammirazione, perchè rischiò la pelle e pagò di tasca propria il rinnovamento.
Ma quando all'inizio degli anni '90 la sponda sovietica crollò e gli Usa strinsero un embargo come un cappio al collo, era il momento di gettare la spugna ed accettare le condizioni amerikane sulle libertà di associazione politica e di stampa : il dittatore Fidel Castro invece preferì pestare il piede sul proprio popolo, costringendolo al razionamento dei beni e dei servizi di prima necessità e chiudendo un occhio sulla prostituzione endemica che ha garantito il flusso essenziale di denaro occidentale.
Dobbiamo capirlo, il pover'uomo comunista : forse gli Usa lo avrebbero impiccato per davvero e allora deve avere pensato "piuttosto muoiano tutti i cubani assieme al loro faraone".
Mi piace pensare che Ernesto "Che" Guevara avrebbe avuto più rispetto della sua fiera gente e sarebbe stato fiducioso sulla tenuta dei valori socialisti anche in un'economia di mercato e con un assetto mediatico aperto.
Quella di Cuba non è stata una sconfitta dignitosa e a lui non sarebbe piaciuta. Me lo immagino invecchiato e con la pancetta, a bere rhum nei peggiori bar di Caracas, bestemmiando a bassa voce contro il "fratellino" pragmatico e figlio di mignotta che ancòra non tira le cuoia, mantenuto in vita con le migliori cure di tutta la Latinoamerica (manco fosse il papa).
Che schifo mi fa certa gente italiana, che del filocastrismo ha fatto una professione (in alcuni casi ben retribuita, vedi il già citato Gianni Minà) approfittando proprio di quella libertà d'espressione delle idee ch'è negata alla stragrande maggioranza dei cubani ... ed implicitamente sostiene che ogni punizione inferta al popolo dai propri amministratori è lecita, se utile alla lotta anti-imperialista (ma che andassero a farsi fottere).

Links

"Cuba, la svolta di Raul Castro : sì alla vendita di computer e dvd" - articolo ne Lastampa.it

il Mastino = Ernesto Guevara di mischia

Amami





( recupero dal blog Splinder )

Comincio a recuperare post dal blog transitorio che avevo aperto sulla base Splinder, in prossimità dell'eutanasia informatica dell'oggetto in questione e per fare un po' di ordine nella massa di materiale che ho sparso nel web.
Questa è la recensione di un capolavoro italiano in edizione economica, che a mio modesto parere non dovrebbe mancare sugli scaffali domestici.

Anime disperate in cerca d'amore ( e comprensione )

Una sperimentazione ch'è quasi una spoon river italiana, metà testo ( Tiziano Scarpa ) e metà disegno ( Massimo Giacon ) ed il tutto godibilissimo.
Come nel capostipite di Edgar Lee Masters, l'introduzione seriosa al limite del surreale di Scarpa ci vuole ingannare sulla reale esistenza dei personaggi che si sottopongono alla visita del dottor Giacon, un singolare medico dell'anima ch'è capace di sviscerare la natura umana dei propri assistiti attraverso i disegni ch'egli abbozza in un rozzo taccuino.
Magari l'umanità fosse arrivata al punto evolutivo di una tale onestà intellettuale - tanto da mostrarsi nella propria reale identità - ma i fatti macro-sociali schizzati d'inchiostro rosso sui quotidiani ci dicono quanto siamo arretrati : mi piace pensare che i “pazienti” esistano veramente, ed abbiano dato il loro consenso alla pubblicazione dei “referti” se associati ad un nominativo di fantasia.
Messi letteralmente a nudo, le dinamiche mentali e comportamentali sono estremizzate spesso in anomalie sessuali morfologiche e comportamentali :

“il paziente ha uno shock. Si ritrova perfettamente raffigurato. Per la prima volta nella vita vede veramente chi è e che cosa vuole.”

“Stare male è più sopportabile che sapere di che cosa si sta male. Perchè si è sempre ammalati di sè stessi”.


Suonala ancòra, Gonzalo



Comunque, teniamo la testa alta

Chissenefrega di pagare dazio allo stadio di Parigi, quello che mi dispiace della sconfitta di ieri con la Francia sono le due "cappelle" su altrettante azioni da meta (una per tempo) : arrivare sotto lo scarto di una meta e palla in mano nell'ultimo minuto contro le formazioni più forti del mondo (-5 al Croke Park e -4 con i vice-campioni del mondo al Flaminio) per me equivale ad una vittoria.

Per la seconda volta l'errore più clamoroso l'ha commesso il forte Gonzalo Canale - centro del Clermont Auvergne - con una "saponetta" che ha rovinato una lunga azione d'attacco destinata alla meta : d'accordo che il passaggio non era da cineteca ma - come fa notare l'amico Nascio, erudito giocatore di rugby - a quei livelli un po' di "tattilità prensile" i giocatori dovrebbero mostrarla. Forse sarebbe utile dargli delle lezioni di pianoforte, per migliorare la sensibilità delle dita : sarebbe un innovativo metodo di allenamento, che ne pensate ?

Comunque, siamo in gioco

Seconda riflessione : l'Italia è cresciuta tanto da essere un "parametro valido" del 6 Nazioni. Ovvero ce la siamo giocata a testa alta con tutte ... tranne che con i gallesi dai quali siamo stati asfaltati (abbiamo retto solo il primo tempo e lo potevamo chiudere in vantaggio) e probabilmente faranno il Grande Slam ospitando i galletti a Cardiff nell'ultima giornata.
Il nostro quindici tiene botta e dà una risultanza attendibile dei valori internazionali : anche questa - a mio modo di vedere - è una "vittoria" (morale).
Adesso bisogna evitare
il cucchiaio di legno o almeno l'imbiancatura (nella scheda wikipedia il whitewash è erroneamente tradotto con "intonaco") battendo sabato prossimo a Roma una Scozia reduce dalla vittoria-sorpresa sull'Inghilterra : una meta decisiva di Canale sarebbe la migliore chiusura del torneo.

Link

"La Francia batte l'Italia 25 - 13" - articolo su LaStampa.it

Mai rimanere senza




Un tortino multistrato che non voglio negarmi mai è quello prodotto dalla premiata fabbrica dolciaria "Russkaja Niva".
Nelle versioni al miele, cioccolato - quello nella foto - o khalva ("kh" da pronunciare come la jota spagnola) : questo è un dolce tipico di Polonia e Russia che è stato apprezzato da tutti gli amici cui l'ho fatto assaggiare, ed è usato pure come farcitura.
Un'esperienza che consiglio vivamente.

Link

Halva = scheda in wikipedia (en)


La Russia ha votato



Medvedev presidente, Putin primo ministro

I russi vogliono Putin : il 70,23% dei votanti ha scelto il delfino Dmitry Anatolyevich Medvedev (a sinistra nella efficace foto Afp che stigmatizza il reale rapporto di potere tra i due) che presto nominerà l'ex-presidente al ruolo di primo ministro.
I critici delllo "zar" se ne facciano una ragione, e magari cerchino dei referenti diretti in Russia : nel 2008 è molto semplice fare una lista di amicizie in chat, e chiedere ai cittadini cosa ne pensano del "presidente ad oltranza".
Parecchi cittadini e utenti della rete preferiscono leggersi gli articoli dei "soliti" beneinformati, da usare come una coperta calda per dormire bene : internet è uno strumento moderno e liberamente fruibile in italia come nel "continente sovietico" - ma non a Cuba - il mio consiglio è quindi di rimboccarsi le maniche e cercare fonti dirette sulle condizioni di vita del popolo prima e dopo Putin
...

Links

"Mosca, netta vittoria per Medvedev" - articolo in Repubblica.it

Dmitry Anatolyevich Medvedev - scheda in wikipedia (en)

Calcio in culo





Esistono culi impudici ?

Sul blog "Umarèlls Uotching" redatto dall'amico Maso Vox ho visto la violenza arbitraria nella prima foto (animata) in alto, che sta girando parecchio nel web : una bella ragazza disinibita ed esibizionista si siede a fare pipì in strada e un decotto bacchettone le dà un calcio in culo ... bastardo, non si colpisce a tradimento una donna !
In secondo luogo, mica sappiamo se in quel paesino ci sono i servizi igienici pubblici oppure no : se stanno messi come a Bologna, allora stanno messi proprio male !
Da noi di vespasiani con cessi "alla turca" ne sono sopravvissuti nemmeno una decina (e spesso in luoghi periferici, come questo) e quelli eliminati non sono stati rimpiazzati da versioni più moderne ed efficienti.
Il problema è tanto sentito che è finito pure nel programma elettorale di Beppe Maniglia (al punto n. 8) : dobbiamo sperare in lui per avere un servizio dovuto ai cittadini ?
Qualche settimana fa una ragazza si fermò a pisciare tra due macchine in via Boldrini (era già buio) e il suo ragazzo a farle da "palo" : arrivarono felini i due anziani proprietari di uno dei due mezzi (intonsi) e scoppò un tafferuglio tra la coppia vecchia e quella giovane, poi tutti in Questura ... a questo siamo ridotti !
Ultima analisi : ben vengano belle tette e bel culo in luogo pubblico ... dopotutto ditemi voi quale differenza c'è tra il culo della bionda nella foto e quelli di "Amore e Psiche" del Canova, che sono esposti in luogo pubblico e ben visibili da uomini, donne, umarèlls e bambini !

Links

"Le dure leggi degli umarèlls" - post di Maso in "Umarèlls Uotching"

Amore e Psiche - scheda in wikipedia

Neo-bestiario : il porcosqualo

Capitava giusto l'altroieri a casa del mio amico Mauri ... parlando di donne - categoria umana che io adoro - ad un certo punto mi sbotta (un po' scandalizzato dal gergo della mia vulgata) : "Ma tu sei un porcosqualo !".
Cercando con Google ho trovato solo un riferimento per tale parola, ma in un sito chiuso.
Si accettano bozze e disegni per descrivere l'anatomia di tale specie di animale : non per noi, ma per le generazioni future.

Sindrome pre-stendhaliana




Qualcuno di cui andare fieri


Per correggere di alcuni decimi di grado la fama di “disfattista” che mi sono fatto ( ma io preferirei dire di me stesso : “realista” ) intendo continuare a scrivere qualche post positivo sul Belpaese : ma la colpa non è mia, se la cronaca restituisce fattacci degni d'essere criticati e romanzati a mezzo blog.
L'italia non è solo il paese del malaffare e della peggiore classe politica del mondo, ma anche un terra di individualità straordinarie, come il pittore romano Luciano Ventrone : l'ho incontrato nella notte bianca dell'arte ( e non era la prima volta ) e sono tornato alla Galleria Forni a rimirare quelli che io definisco impropriamente ologrammi perchè sembrano avere profondità spaziale ed alcuni dettagli si “staccano” dalla tela, come la mano della ragazza qui sopra.
Ho scritto due note, immancabilmente confutate dal collaboratore - nonchè artista visuale
anch'egli - Miro : presto un suo post con lo sviluppo del ragionamento-bonsai (seguiranno spiegazioni) qui esposto assieme al lancio di una giovane artista friulana della nostra generazione ...

{ la mia pagina sul vecchio dominio è al momento indisponibile }.


Links

Luciano Ventrone = sito ufficiale

Galleria in a world of history art

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