Testata

Organo meccanico



All'interno della "notte bianca" dell'arte, ieri sera io, BrianOvo e Miro abbaimo potuto ammirare ed ascoltare alcuni organi meccanici della collezione "Marino Marini", nella Casa Saraceni in via Farini n. 15.
Mi sono realmente commosso di fronte a queste opere dell'ingegno, create secoli fa :
leggo nella guida a "Bologna si rivela" al cui interno - come in un una matryoshka - è situata l'esposizione "La musica che cammina", che l'organo meccanico fu inventato nel Quattrocento ... vero precursore delle macchine basate su sistema binario, che funziona con i tabulati.
Quello nella foto presentava un animazione con tanto di robot mossi a tempo dal rullo.
Bellissimo : non è giusto che certe opere stiano chiuse nei musei (e qualche volta ad ammuffire nelle cantine) e penso a quanto sarebbe bello metterle in movimento nei locali pubblici della città, a turno.
Ha un irresistibile fascino retrofuturistico, stasera il palazzo rimarrà aperto fino alle 23 per un bis di serata culturale, e vi consiglio di fare un salto dopo la cena e prima del cinema.

In mostra fino al 10 febbraio.

(continua).

Colpiscine uno per educarne cento



Questa è la nuova cultura dell'accoglienza felsinea

Questa è la notizia più triste della settimana, letta sul Carlino venerdì 25 : una bambina di due anni insieme alla mamma e alla nonna dava da mangiare ai piccioni in Piazza Maggiore ... ed è stata multata tout-court.
Gli
eroici tutori dell'ordine pubblico che sono i vigili urbani, sono entrati in azione come due "pantere" e hanno bloccato immediatamente l'atto terroristico, sanzionando l'incosciente mamma (in quanto responsabile in loco della minorenne) di 34 euro e 33 centesimi (notare la pignoleria dei 33 cent).
Sottolineo che le signore non vivono a Bologna ma a Levanto in Liguria, e quindi non potevano sapere del divieto visto che mancano i cartelli che indicano chiaramente cosa non è possibile fare in Piazza Maggiore.
Ad esempio è permesso pisciare ovunque perchè il Comune non ha messo i bagni chimici durante la notte dello scorso Capodanno, ma non è possibile lanciare pezzettini di brioche ai piccioni : che degrado, eh !
Non metto in discussione la regola comunale, ma se i vigili avessero avuto un bit di intelligenza e di coscienza in più nell'esecuzione delle loro mansioni, in prima battuta avrebbero dovuto ricordare la regola (che ne sapevano se le tre erano di Bologna o di fuori ?) ammonendo verbalmente di non continuare a dare gli spizzichi ai volatili e solo in un secondo tempo, se i turisti avessero insistito, sarebbe stato sensato multarli.
Ecco com'è stata ridotta l'ospitalità (una volta rinomata) della nostra città dal sindaco cremonese detto "il cinese" per una somiglianza notevole con Mao Zedong, e come vengono trattati i turisti a Bologna.
Questa inflessibilità forse stupirà i forestieri, ma non i bolognesi :
made in cofferati ... tolleranza zero ... anche con i bambini bisogna colpirne uno per educarne cento !
Che situazione ridicola e vergognosa per la nostra povera città ... adesso cosa potrà accadere ?
Che le signore facciano ricorso per la colpevole omissione dei cartelli informativi, e il giudice stracci la multa ed obblighi il Comune a porre adeguata segnaletica (ulteriore esborso di denaro pubblico).

Morale della "favola"

Invece di abolire le restrizioni, i cartelli continuano a fioccare nella triste terra ribattezzata "Kofferatiland".

Link

Bimba dava da mangiare ai piccioni, mamma e nonna multate dai vigili - in Yahoo!

Annessione offresi



Aderisco alla campagna per l'annessione dell'italia da parte di un paese europeo civile : ne ho letto da Mello ed approvo pienamente, per convenzione il paese-simbolo del buon governo è la Svezia.
Gli spettacoli circensi al senato italiano (Barbato che insulta e sputa a Cusumano, Strano con altri senatori dell'opposizione che stappano lo spumante e si mangiano mortadella) in realtà m'hanno divertito molto : magari 'sti cialtroni stipendiati d'oro si spaccassero la faccia tutti i giorni !
E' comunque evidente che è impossibile in 'sto paese realizzare un governo stabile che non sia di centro-destra : il governo Berlusconi II “è stato il governo più longevo della storia della Repubblica Italiana, ed il secondo dall'Unità d'Italia (dopo il governo Mussolini)” (cit. wikipedia) e successivamente completarono la legislatura con il Berlusconi III.
Il bauscia di Arcore non mancherà di ricordarlo, di fronte ai numerosi tentativi del centro-sinistra, e qui cito quelli dell'albero storto e nodoso : Prodi I, D'Alema I, D'Alema II, Amato II, Prodi III in nemmeno sette anni ... Per il medio-termine l’idea di essere annessi da un paese più civile è l’unica praticabile per migliorare davvero le cose (giusto anche il ragionamento di Daniele sugli euro-parlamentari già a libro-paga).
Se ciò non avverrà, ci penseranno gli italo-pakistani (come dice Matteino) a cambiare il paese … non oso pensare.
Nel frattempo, io emigro (tra pochi mesi).

Aggiornamento del primo febbraio

Ho appena letto sul blog del sempre attento Mello quest'appello lanciato ai fratelli europei affinchè invadano militarmente l'italia e mandino affanculo 'sta classe politica, visto che noi cittadini italiani non ne siamo capaci.
E' stato pubblicato in ben 6 lingue (ma mancano lo svedese e soprattutto il russo) sul mag Mentecritica
con tanto di banner (che ho subito sistemato a lato) e potete leggerlo cliccando il link qua sotto.

Links
 

Governo Prodi caduto. Lo spettacolo del senato italiano = video in Youtube
 

Basta Moniti, Avvisi e Procedure di Infrazione. Invadeteci per Favore = post in Mentecritica.net

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Dù spaghetti ajo-ojo



Link

Walternight = Paccosi-on-Paccosi

C'è qualcuno



Una buona notizia : ieri 23 gennaio, il tar del Lazio ha annullato le linee guida sulla fecondazione medicalmente assistita contenute nella famigerata legge 40, perchè vietano la diagnosi preimpianto degli embrioni e sono quindi contro la legge stessa e contro la Costituzione.
Un crimine contro la persona, anche se faceva leccare le labbra agli oscurantisti filo-vaticani.
"È possibile quindi la diagnosi preventiva se c'è il rischio di trasmettere una grave malattia genetica, è lecito rifiutare il numero obbligatorio di tre embrioni se una gravidanza gemellare può compromettere la salute della donna."
La 40 berlusconiana era una legge del cazzo che ha soddisfatto quelle "menti sottili" che scambiano la prevenzione con l'eugenetica (citata esplicitamente nel testo) e spedito in mezza Europa ed anche nei paesi del mediterraneo le coppie italiane non-fertili a cercare una soluzione scientifica ai loro problemi : cioè un'alternativa credibile allo snocciolamento del rosario per chiedere un "miracolo" all'onnipotente nei cieli.
L'abrogazione delle linee guida riporta l'essere umano al di sopra o almeno al pari delle bestie : francamente non so se anche nella fecondazione artificiale degli animali vengano fatti esami sull'embrione ed una selezione al fine di non riprodurre infelici e/o rischiare la salute della femmina (chi sa parli).
C'è qualcuno che ancòra ragiona in italia, e riesce ad arginare un po' il ritorno del medioevo laddove i politici di sinistra hanno ammainato le bandiere per non irretire i piddini cattolici e gli alleàti mastelliani.
Ed è una felice inversione di tendenza sulla strada che ci stava portando a rimpiangere di non essere nati cani o cavalli.

Purchè pornoattori (ovviamente).

Links

"Fecondazione assistita : Tar del Lazio stop alle linee guida" - spaccio in Nuova Agenzia Radicale

Istituto Nazionale per la Fecondazione Artificiale (INFA)

Il GF che vorrei




"Siamo impegnati in un gioco in cui non possiamo vincere.
Alcuni fallimenti sono migliori di altri, questo è tutto."

George Orwell


Alcuni cenni sull'opera

Nella foto che ho tratto da wikipedia, c'è l'intellettuale britannico George Orwell : libertario e socialdemocratico, non inquadrato nei sistemi politici totalitari della sua epoca, combattè in Spagna contro il fascista Franco e scrisse contro lo stalinismo due romanzi memorabili quali "La fattoria degli animali" e "1984".
A suo tempo intesi come monito contro il socialismo realizzato e il controllo della società ch'era praticato in Unione Sovietica, poi riletti come preveggenti del cinico e strumentale trasformismo sociale al fine dell'affermazione dell'individuo e del più sofisticato "occhio" tecnologico dei media nelle società contemporanee capitaliste.
Pagine ancòra attuali e suscettibili di diverse chiavi di lettura, che attestano la lungimiranza e la grandezza dell'autore.
In "1984" il leader politico onnipresente a livello legislativo e iconografico nelle vite dei cittadini sottoposti al regime è il "Grande Fratello" - "Big Brother" in inglese - che è presto identificato con la stessa macchina di controllo e repressione degli atteggiamenti umani da lui amministrata.
Queste brevi note linkate per ricordare da dove viene l'espressione "Grande Fratello", e faremmo tutti bene a reiterare la lezione da pochi soldi ogni tanto, per evitare di assistere a ragazzini che domani alla domanda "Cos'è" ti risponderanno solo "è una trasmissione televisiva".

Dalla fiction alla realtà ?

Guardando la trasmissione televisiva - "trasmissione", di che !? - mi sembra che il Grande Fratello orwelliano abbia già compiuto nel recente passato il suo lavoro di disumanizzazione : gli inquilini della casa recitano una parte, sono dei "manichini" e probabilmente è quello che nella vita fa la maggior parte dei telespettatori fedeli al Gf, sintonizzàti per imparare qualche nuova postura "vincente".
E' ironica la difinizione di reality show per questo genere di programma in cui - al contrario dell'amara constatazione dello scrittore che ho posto in apertura - tutti alla fine "vincono" perchè tutti diventano "famosi" e nei prossimi anni guadagneranno soldi facili semplicemente facendo vedere il proprio faccino in discoteca e in altri studi televisivi. E non sudando, come la maggior parte dei telespettatori.
Ho letto che quest'anno hanno creato un condominio a tre piani, ancòra incompleto e bisognoso di finiture : milioni di italiani non affrontano più i problemi tangibili appena fuori di casa loro, e si fanno i cazzi (virtuali) degli altri, blindàti tra le quattro pareti domestiche, davanti al dio-televisore.
Almeno stavolta 'sti fancazzisti del Gf li faranno sudare con un po' di sana edilizia, per completare la struttura della casa.
A riportare tutti con i piedi per terra ci hanno pensato i ragazzi di un collettivo politico : come mai i quotidiani on-line non ne hanno dato pronta notizia (oppure l' annidano nelle pagine interne) ?
Solo oggi compare il video "di rivendicazione" che è stato diffuso su Youtube : non mi frega dell'orientamento politico, il problema della casa è reale per molti italiani e apartitico. E lo squarcio della sfera con i ragazzi che entrano è il "reale" che invade il "virtuale" televisivo, roba da grande cinema, di una potenza visiva notevole.
Mi viene in mente il finale di "the Truman Show" di Peter Weir, quando è invece il protagonista del reality a toccare i bordi della gigantesca "sfera", ed esce nella "realtà" ...

... the show must go on

Lo show che rimbambisce i già rincoglioniti italiani non s'è fermato (mi dicono) perchè deve procedere nel suo flusso di cazzate virtuali, senza interruzioni di "vita reale" che potrebbero turbare lo stato rem dei telespettatori e persino danneggiarne i cervelli (?) con l'inevitabile shock ... l'iniziativa dolosa poteva avere un "lato utile" ovvero una breccia nella finzione del plastico-Gf per favorire un ragionamento intelligente tra le necessità vere e il "sonno" televisivo (la "casa" trasformata da una dura lotta quotidiana a un gioco in cui tutti, per solo fatto di esserci entrati, hanno già vinto) ch'è rassicurante perchè "chiuso" e gestito da un'entità superiore (la società di produzione Endemol Italia).
Alla fine tutti diventano famosi - chi più e chi meno - e lo spettatore crede d'essere parte del baraccone da circo ... vedere dei fancazzisti che prendono migliaia di euro per fare una comparsata in discoteca, dà l'idea di che paese del cazzo sia questo.

Come lo vorrei

Mi piacerebbe "estremo" : esclusivamente on-line, con possibilità di selezionare ognuna delle telecamere da parte dell'utente, senza censura.
Sarebbe interessante vedere il comportamento dei concorrenti se sottoposti ad una totale esposizione mass-mediatica : la reazione allo stress e le "trasformazioni" delle interazioni tra gli inquilini (è troppo facile guadagnare pilla senza mettere in gioco nulla di sè stessi nè rischiare di perdere qualcosa).
Qualcosa che si avvicini appena ad un vero "laboratorio" com'era la distopia orwelliana da cui è stata carpita impunemente l'espressione "Big Brother", lasciando libere anche la libido e l'eventuale violenza dei protagonisti : nel discorso di presentazione della prima serie, la brava e retorica Daria Bignardi presentò il programma come una sorta di "esperimento sociale" ma è fallito perchè è diventato uno strumento soporifero furbescamente invasivo delle coscienze - ? - al fine del controllo delle masse, come centinaia di banali trasmissioni televisive.
Sarebbe già un passo avanti notevole se ogni spettatore potesse fare il regista della trasmissione ... o se ogni tanto ci fosse una scintilla di spontaneità.



Almeno, in Germania si divertono

Ho rintracciato il video nel portale Libero.it ... che dire ? La casa del Gf dovrebbe essere un luogo deputato alla vita di alcuni esibizionisti, e constato che viene bene interpretato in una edizione tedesca.
In italia, il perbenismo moralista che permea troppi giovani borghesucci è riprodotto nella noiosa versione locale : essendo una trasmissione tarata sul campione del pubblico televisivo, riflette approssimativamente le caratteristiche nazionali di un popolo.
Che tristezza la famigliola siciliana che si è portata dietro pomodori e cipolle ... forse, sotto le pittoresche maniere e i bagagli che fanno tanto "neo-realismo", c'è un messaggio ben preciso : l'economia del paese è rotta, meglio che ci abituiamo già fin d'ora ad un ritorno alle umili condizioni del dopoguerra.
E i "nostri vecchi" sanno come fare, loro ci sono già passati.

(questo post è una bozza dell'editoriale del Mastino "Il Truman show de' noartri").

Links

1984 - scheda in wikipedia

"La casa non è un gioco !" - video in Youtube

Bolognesi e hobbit



Ho iniziato a scrivere qualcosa sulla forte similitudine tra i bolognesi e gli hobbit tolkeniani : amanti persi del buon cibo e del buon vino (nonchè dell'erbapipa) e d'inclinazione caratteriale un po' "bradipa" anche se operosi.
Persone curiose, magari strambe a una prima occhiata (e pure dopo una seconda) e legàte alla propria "tana" calda e accogliente - che sia una caverna o un piccolo appartamento del centro storico - eppure i tipi citati coltivano sentimenti intrepidi nel proprio cuore e sono pronti ad imbarcarsi improvvisamente in memorabili imprese oltre i confini della "contea".
In realtà il ragionamento è solo accennato nella pagina che linko, ed interlacciato con altri temi : la ricerca borghese dell'agio che talvolta sconfina nel malsano desiderio di conformismo e appiattimento ad ogni costo, e nel rigetto del "diverso". Su che forme possa avere poi, questa "diversità" talvolta dipinta come indefinitamente mostruosa e quindi da uccidere e non solo in senso figurato.
Dalla e l'Opus dei, il restauro di Porta Mascarella, Guccini e l'eskimo, Buzzati, il Bau-bau (come l'ho sempre scorrettamente chiamato io) metafora usata come monito nell'età infantile
e poi reincarnato nel capannone sul quale ho fatto il lavoro che qui vedete.
Altro ancòra, liberamente associato dalla mia mente.

Parecchia carne grigliata al fuoco, insomma ... ooops ecco che ci risiamo !

Link

Bufalo = Hanno ammazzato il Bau-bau (o Babau)

Sterling al FFF



Settimanaccia per il sottoscritto, tra la bronchite residua (colpa mia, mi strapazzo) e il filo di depressione a causa dello stand-by nel quale mi trovo, tra la vendita dell'appartamento e lo stop lavorativo.
Una sola bella serata con gli amici e riga.
Così inerte che nemmeno la presenza di Bruce Sterling a Bologna m'ha fatto smuovere il culo in direzione Palazzo Re Enzo : ci ha pensato l'amico Mello, ne ha scritto sul suo blog e là vi linko.

Link

Mello = Sterling e i quattro futuri

Come stai a Bologna ?






Ironie al ragù salace

A Porta San Donato ch'è detta anche Porta Zamboni, c'è la facciona "simpatica" di Andrea Mingardi (autore di pezzi cabarettistici in lingua dialettale, poi di musica leggera italiana) con un'espressione bolognese che - visti i tempi che corrono - è in controtendenza e suona beffarda per i passanti che leggono :

Cum stet a Bulaggna ?

... Benessum !

(come stai a Bologna ? ... Benissimo !).

Già Luca Carboni s'attirò parecchie critiche per avere detto che "Bologna è la stessa di una volta".
L'occasione era davvero ghiotta ed il collettivo degli "i(n)soliti ignoti" il 15 gennaio ha ricoperto uno dei faccioni con il volto (meno allegro) di un "ospite" del cpt di via Enrico Mattei.
Uno dei tanti epicentri del malessere locale, e c'è ben poco da ridere.
Con buona ironia l'operazione è stata definita "La città dalle porte che ridono" come parafrasi del titolo di un famoso horror di Pupi Avati degli anni '70 : "La casa dalle finestre che ridono" (1976) con Gianni Cavina.

Come pisciare sulle formiche ...

I cpt sono una cazzata di palliativo salva-facciata del colabrodo dei confini nazionali, carceri nelle quali rimangono intrappolàti pochi sfigati tanto per paventare un "controllo" della situazione che non esiste affatto nella "realtà materiale" : i delinquenti sono a piede libero e l'offerta di braccia per ogni genere di servizi a basso costo ha spaccato l'economia reale dei "piani bassi" (dove sto io, e molti di voi che leggete).
Sono flussi immigratori decisi da provvedimenti europei appena accennàti (se ne legge di sfuggita sui quotidiani nazionali, ad ogni morte di papa) e non spiegàti chiaramente alle masse : una politica buonista che si potrebbe definire
hopeless for oil.
Semplificando : i paesi economicamente poveri ma provvisti di risorse naturali sbolognano a quelli occidentali e (una volta) ricchi, questi "pesi" per il pil che sono i poveretti che arrivano sulle coste del vecchio continente, milioni di bocche da sfamare - curare - vestire - istruire in meno, un notevole sgravio per le remote economie locali.
Probabilmente c'è una contropartita congrua che ricchi individui e società occidentali stanno incassando alla faccia nostra, e che conosceremo mai nei dettagli : questo è il dolo, la cortina fumogena che protegge il malaffare e ci priva della consapevolezza in ogni situazione.
Le nostre istituzioni si spazzano il culo con la delega di rappresentanza ch'è il voto popolare, ecco quello che fanno (come sempre).
E con retorica pietistica e buonista catto-comunista ci vogliono fare credere che movimenti migratori globali come quelli in atto nell'ultimo decennio sono "casuali", avvengono per il semplice istinto di sopravvivenza e la ricerca di cibo e non richiedono un'organizzazione transnazionale di capitale misto mafioso, privato ed istituzionale.
E' il circuito chiuso del buonismo, una vera e propria ideologia ad uso e consumo di quelle masse borghesi che ardiscono dirsi "progressiste" quando invece sono assolutamente moderate (l'area piddina) : un costrutto teorico buono per descrivere la situazione del terzo mondo e al contempo mettersi in pace la coscienza.

Buonanotte bambini, vi siete coricàti e v'hanno anche rimboccato le coperte ...

Links

"Bologna - La città dalle porte che ridono ..." - articolo in Globalproject.info

"La casa dalle finestre che ridono" - scheda in imdb

Bufalo = Non dimenticate i piccoli

Roma 1 e 2



1)

Roma è la città della grigia politica nazionale che tutto conserva perchè nulla cambi veramente e si vuole pure tenere un Mastella come ministro della Giustizia (ossimoro) benedetto da entrambi gli schieramenti politici.
Però è anche un luogo in cui un artista futurista-dadaista sorprende i cittadini e i turisti con le sue installazioni provvisorie e in movimento.
Graziano Cecchini aveva già tinto di rosso le acque della fontana di Trevi, metafora del grido di dolore contro lo sperpero dei danari pubblici spesi per il festival del cinema veltroniano : pure a noi è sembrato un po' raffazzonato, un "baraccone" omnicomprensivo ch'è semplicemente non-fruibile per l'eccessivo numero, l'affastellamento degli orari, e la confusione tematica delle opere in mostra.


Cecchini il 16 gennaio ha scaraventato 500.000 palline colorate giù per le scalinate di Trinità dei Monti fino alla "Barcaccia" la fontana di Piazza di Spagna.
Una gioiosa esplosione di colori che ha attirato l'attenzione dei media nazionali ed esteri per una performance artistica "innocente" piuttosto che per il pollaio politico.
La motivazione ?
Un atto d'accusa contro le "palle" raccontate quotidianamente dai politici di ogni "colore", e forse il riferimento più diretto è proprio a quel sostegno bipartisan all'indecente Mastella (reiterato il giorno seguente, a supporto invece dell'indecente Bassolino).
Le palline sono poi state messe in vendita su e-Bay e sembrano andare bene : Cecchini è un genio della comunicazione e del mercato dell'arte !
Ma il Comune di Roma non apprezza e non ringrazia l'autore della gratuita performance ch'è anche un'idea pubblicitaria, e l'assessore comunale alla Sicurezza, Jean Leonard Touadi, ha così commentato : "La ricerca di pubblicità a spese dell'immagine di una città non è divertente. Certo, se uno fa le cose una volta e non accade nulla si permette di rifarlo, soprattutto se diventa un eroe e viene accolto in tutte le tv".
Mesta e tipicamente italica la "conclusione" : l'autore è stato arrestato e trattenuto in caserma, dove ha dormito sul pavimento a causa dell'indisponibilità di letti.
Cecchini non ha però smarrito la vis pugnandi : "Questo perche' i governi non danno un soldo alle forze dell'ordine che non si possono permettere di acquistare coperte pulite da dare a chi viene arrestato. Se questi politici la finissero di rompere le palle, forse le cose andrebbero meglio".




2)

Roma che abbaglia ed esagera sempre con le mille luci della sua straordinaria storia, e qualche volta "acceca" .
Può capitare anche ad un romano-doc come il carissimo amico mio e di Walter, che lavorando tutti i giorni nei traslochi per i vip della capitale - e nelle vie più esclusive - s'era fissato con l'affitto di un appartamento in centro.
Per emulazione, per rabbiosa invidia e desiderio di rivalsa sociale, per cupidigia di quello che aveva sotto gli occhi tutti i giorni mentre si sudava bestemmiando le proverbiali "sette camicie".
O altro ancòra.
Capitava 8 - 9 anni fa almeno.
In questo bel video di Walter Ciusa lo vediamo aggirarsi "spiritato" e senza sonno per le vie centrali nella dolce notte, incontrando improbabili compari nottambuli e struggendosi per il miraggio di una bella casa, purtroppo inarrivabile per un semplice lavoratore "di fatica".

Con le splendide musiche di Massimo Magnani e Piero Odorici nel sottofondo di un errare "magico" nella disperazione interiore del protagonista, che rende addirittura claustrofobiche le location del suo vagabondare dolente e senza riposo (o le tappe del pellegrinaggio, se preferite) che sono le vie e le piazze romane, ritratte con le tipiche asimmetrie del videomaker bolognese.
Il risultato è un purgatorio quasi kafkiano, e con la sola salvezza della fuga da questa "macchina" che stritola le carni e nella quale anche i sogni s'accartocciano fino al buio in sala.
La conclusione della storia del nostro Antonio è però un lieto fine, alla "Mediterraneo" di Gabriele Salvatores : approderà anni dopo - nel mezzo anche una parentesi di vita bolognese - in un'isola greca per amore, lì si fermerà e si farà una vera famiglia.
Questo è però un altro film ...

Links

"Palline di plastica in Piazza di Spagna, l'autore colorò Fontana di Trevi" - articolo in Repubblica.it

Walternight = Voglio la casa al centro

Biomega



Futuro virale (con speranza)

Da dicembre è nelle edicole "Biomega", il secondo prequel di "Blame !" realizzato dal mangaka Tsutomu Nihei e edito in italia da Panini Comics (quella riprodotta è la copertina del n. 2).
I venditori di fumetti miei preferiti - i ragazzi della fumetteria D'Angiò - mi dicono che il disegnatore/sceneggiatore è laureato in architettura, e si vede nelle tavole del paesaggio urbano prospettico e futuristico fino al surreale.
Gli scenari di Tsutomu Nihei sono foschi e delineati da strutture verticali affastellate e isole artificiali, risposta urbanistica al sovrapopolamento mondiale, e il tratto è a seconda dell'opportunità preciso (le architetture) o grossolano (gli esseri mostruosi immaginàti e lo splatter). L'effetto è così soddisfacente che sto pensando di cuttare alcune pagine dei nn. 1 e 2 per incorniciarle e metterle alla parete.
E' infatti un manga distopico : in un futuro lontano più di 1000 anni la Data Recovery Foundation - una delle multinazionali che governa il pianeta Terra - invia una spedizione su Marte per recuperare un terribile virus che sterminò secoli prima le colonie marziane. Ufficialmente per monitorare lo stato del "pianeta rosso" e registare audio-video di testimonianza, ma in realtà per prevalere sulle altre holding nella paranoica rincorsa al potere assoluto attraverso l'eliminazione degli avversari.
Questo spezzone introduttivo vi ricorda già "qualcosa" ? La pandemia virale è uno dei topos della fantascienza, anche al cinema.
Sviluppato accidentalmente nella ricerca contro il cancro, il virus N5S sfuggì al laboratorio provocando una strage, tuttavia una bassa percentuale di esseri umani riuscì ad adattarvisi.
Statisticamente, v'è sempre l'1% della popolazione ch'è immune da un virus. Gli sfortunati sono invece destinàti a trasformarsi in zombie dal dna mutante (in altre opere sono vampiri o licantropi) ma instabile, solo pochi individui vi s'adattano.
Al fine di recuperare gli eletti sulla Terra sovrapopolata, viene fatta esplodere l'epidemia e l'apocalisse alla Romero ma tecnologica : Ion Green è una ragazza protetta da Kozlov Ä. Grebnev, scienziato che ha ottenuto una lunghezza secolare della propria vita attraverso il re-impianto del cerebro in corpi animali (al momento della narrazione, ha le fattezze di orso - vedi copertina - ma non ama il miele).
La ragazza "eletta" interessa anche alle Industrie Pesanti dell'Estremo Oriente, che invia i propri "umani sintetici" per salvarla dalla concorrenza che invece schiera terribili cyborg ispettori, dalla maschera imperscrutabile e il grembiule da macellaio sempre lordo di materia organica.

L'arte della narrazione integrata (è possibile immaginare sempre qualcosa di "nuovo" ?)

Invenzioni tecnologiche, scenari futuristici da dopo-bomba, elementi di horror "classico" come gli zombie, critiche macro-economiche ricucibili sul nostro presente, flessuose protagoniste femminili (la "rottura visiva" con lo sporco scenario ch'è caricatura orwelliana) ... i giapponesi - ma anche i coreani del sud, e i cinesi che stanno recuperando a lunghi passi il tempo perduto - sono maestri nel mélànge dei generi narrativi : se gli elementi originali sono identificabili a chi ha fatto un minimo di letture del genere fantastico, l'interazione che ne segue trasporta il lettore su strade nuove in perenne chiaroscuro, non ci sono mai un semplicistico "Bene" assoluto e nemmeno un altrettanto banale "Male".
Al contrario della produzione amerikana ante-Miller (e di gran parte di quella odierna).
Una duttilità mentale inconsueta per i narratori occidentali (ad eccezione di Gibson, Sterling e pochi altri) ch'è genitrice di nuovi scenari : m'ha sempre impressionato l'incredibile prolificità che però va di pari passo con la qualità, altrochè i "Dylan Dog" nostrani del cazzo.
I manga (fumetti) sono di ispirazione per gli anime (cartoni animati) ed anche per il cinema.
Non è un caso che un cinefilo estremo ed avanti ai tempi come il "nostro" Alex Zanotti sia un fan sfegatato del cinema orientale.

Link

Bufalo = Segnalazione (1) : Daydream (manga)

Riflessione esistenziale

Mi piace troppo l'alcool, e mi piace troppo la figa : non c'è niente da fare, non diventerò mai un "bravo ragazzo" nemmeno se campassi mille anni.
3 bicchieri di rosso del Trentino al bar, e vorrei continuare fino a notte ...

Animals





1

E tu sei pecora o cane ?

Album di rottura ( 1977 ) con l'immediato passato e colpo di reni per il rush finale dei Pink Floyd anni '70, che attraverso “the Wall” ( 1979 ) porterà a “the Final cut” ( 1983 ) con lo scioglimento del gruppo per alcuni progetti solisti.

Un'opera di Roger Waters anzitutto, che firma tutti i pezzi da solo - con l'eccezione di “Dogs” assieme a David Gilmour - un'opera di retorica cruda e all'osso sonoro.
Il bassista-cantante-scrittore sente che il gruppo si “sta sedendo” al termine di un decennio strepitoso nel quale ha dato e ricevuto tanto su scala globale, e decide di dare una sterzata brusca alla musica pinkfloydiana : a questo punto della strepitosa carriera, di album come “Wish you were here” ( 1975 ) [ 1 ] ne possono scrivere e suonare decine, per lastricare d'oro la strada che conduce alla vecchiaia anagrafica e al pensionamento artistico ... molti gruppi hanno fatto così.
Bisogna virare per ritrovare tensione musicale e narrativa, questo il diktat imposto ai compagni d'avventura.
A Waters è sufficiente scavare dentro sè stesso ed illuminare quei nodi irrisolti ... infetti ... della sua personalità introversa, che la fama globale e il denaro non hanno ancòra suturato : questo è il primo disco ed insieme il manifesto della trilogia cattiva e rabbiosa ( Animals - the Wall - the Final cut ... come detto ) che autodistruggerà il gruppo ma salverà la vita dell'autoproclamato leader maximo, una sorta di lunga seduta psicanalitica pubblica e in quattro atti multimediali di cui si danno ancòra repliche a rock morto [ 2 ].


Julia Volkova




Dopo avere scritto interi A4 di tribolazioni interiori e/o suburbane, ci voleva finalmente una boccata d'aria fresca : lei è la mora delle t.A.T.u. ed ha decisamente bruciato le tappe da quando cominciò a cantare nel 1999 con la compagna Lena Katina (la rossa).
Il nome è perfetto e suona decisamente russo, come “Mario Rossi” sta all'italia, “Volkswagen” alla Germania e l'intrepido idraulico “Super Mario” al Giappone e all'italia insieme.

Alcuni cenni biografici

Classe 1985, figlia di un
businessman della nuova generazione di russi, ha iniziato a cantare nel coro di bambini Neposedi assieme alla futura socia Lena Katina : vennero notate da uno scaltro produttore musicale e scelte per un prodotto progettato a tavolino che darà successi superiori a quelli attesi dalla stessa casa produttrice, ben oltre i confini della Russia e dell'Esteuropa, dal singolo “All the things she said” in poi.
Paladine della causa glbt : memorabile il bacio-lingua-in-bocca schioccato tra le due alla televisione italiana - con il corollario di polemiche da suore frigide che in questi casi è inevitabile nel nostro paesone campagnolo - e c'erano anche loro in piazza a Mosca quando qualche radicale si faceva spaccare la faccia dai fascistelli locali per difendere il Gay Pride moscovita (annullato).
Neomiliardarie della Russia putiniana, anche se in discesa di 30 posizioni nella classifica Forbes-spettacolo : non che i soldi mi possano eccitare anche un solo bit in più delle belle forme della bambola.
Postando questa bella foto doppia - che ho trovato in un sito di wallpapers - nei commenti del blog di EulaliaDolfi l'ho fatta così imbestialire che m'ha bannato : dura la
concorrenza eh ?
A 22 anni è già madre di due figli : il secondo l'ha avuto il 27 dicembre scorso e il padre è sposato con un'altra donna, ma questo non sembra essere un particolare rilevante. Un ringraziamento speciale va all'ateismo di stato dell'epoca sovietica cui aggiungerei il "femminismo di stato" anche se non è mai stato dichiarato come tale, che ha liberato i russi e le giovani russe in particolare dai lacci e laccetti inibitori della piccola morale borghese e parrocchiale.
Un altro mondo : il repentino divorzio di Claudia Pandolfi già sconvolse le giornate della casalinga di Voghera, figuriamoci cos'avrebbe combinato sui tabloid italiani la gravidanza della Volkova !

(a seguire)

Bufalo = Liscia

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Sulle repressioni al Gay Pride di Mosca e l'arresto dei radicali - in Rosanelpugno.it